Pubblicato da: Marco | 21 marzo 2010

Aggiornamenti

Il periodo è davvero denso ed impegnativo: tra la Pasqua in arrivo, ma soprattutto le elezioni, la situazione si fa potenzialmente instabile e quindi bisogna correre il più possibile. Ci sono infatti progetti da chiudere, attività da iniziare e da implementare velocemente, attenzione da dedicare alla sicurezza per vari motivi (elezioni, conflitti tribali, furti di bestiame, pioggie in arrivo…), così come ad opportunità da cogliere al volo. Inoltre la stanchezza si fa sentire.

Vorrei scrivere di tante cose, ma il tempo proprio manca e quindi posso solo dedicarmi a due righe di circostanza. Però ho aggiornato la galleria fotografica con delle foto interessanti (animali), ma soprattutto articoli (in articoli interessanti) che spiegano la particolare situazione in cui mi trovo. E’ presente pure una breve introduzione alle elezioni.

A presto

Marco

Pubblicato da: Marco | 25 febbraio 2010

Inizia la stagione delle pioggie

Dopo  un lungo silenzio, eccomi di nuovo a scrivere.

Avrei mille cose da raccontare e da dire ma, come al solito, il tempo è stato tiranno e le forze ogni tanto scarseggiano. Eccomi così a dover posporre come al solito molti argomenti.

Questo periodo è molto intenso, come ogni nuovo inizio d’altra parte. Infatti bisogna riprendere le attività, recuperare il tempo perduro, riaggiustare il ritmo ed essere pronti per nuove sfide. E di quelle non si sente mai la mancanza! Infatti le elezioni si avvicinano (il prossimo mese), sono iniziati due grossi progetti di acqua con compagnie ugandesi (con finanziamenti ormai scaduti… o vengono finiti in tempi molto contenuti, o sono grane ancora più grosse di quelle che già sono), il water system a Torit forse verrà finalmente inaugurato (un mese fa mancava praticamente solo la cosa più importante… l’acqua!) e… sono iniziate le pioggie.

Settimana scorsa forti scrosci si erano riversati per un giorno intero, ma poi il cielo si era calmato ed il terreno aveva assorbito l’acqua. Ora invece sono 4  giorni che piove abbastanza ed oggi le nubi  ci hanno inondati con ciò che avevano trattenuto l’anno scorso.

Ciò complica gli spostamenti e le attività, nonchè mette alla prova veicoli, sistemi di drenaggio nel compound e nervi delle persone. Bisogna prendere la pioggia con filosofia e calma, nonchè sfruttare l’occasione per verificare la bontà dei lavori fatti. Infatti oggi abbiamo monitorato la tenuta dei nuovi canali scavati (il sistema elaborato l’anno scorso non funzionava, perciò l’abbiamo dovuto cambiare), delle grodaie e degli scarichi, nonchè individuato miglioramenti possibili e vere criticità.

Di per sè è tutto molto interessante, anche se temo che le attività vengano ritardate pesantemente, se continuerà a piovere così… speriamo bene!

Pubblicato da: Marco | 10 dicembre 2009

La messa a terra di un edificio

ATTENZIONE: questo post potrebbe annoiare chiunque non sia un ingegnere, ma… concedetemelo!

Come si può vedere dalle foto, finalmente le casette sono completate. L’ultimo atto è stato l’allacciamento elettrico, implementato da un tecnico venuto da Kampala che ha pure potenziato il nostro sistema solare e montatone un altro nell’ufficio del Commissioner della Contea di Ikotos. Ma spieghiamo le cose con ordine.

Nel nostro compound sono stati eseguiti i seguenti lavori:

– i 7 pannelli già presenti sono stati portati sul tetto

– 3 nuovi pannelli sono stati aggiunti

– le impostazioni del regulator sono state modificate

– è stato cambiato il changeover dei generatori (il commutatore che fa scegliere quale generatore alimenta il sistema) nella generator house con uno più potente da 63 Ampere

– stesura di cavi armati sotterranei per portare la corrente nelle casette

– cablaggio delle casette (doppio sistema: batterie e generatore)

– realizzazione della messa a terra per le due casette

Proprio quest’ultimo punto è stato particolarmente interessante: per installare una messa a terra si scava una fossa circolare profonda circa un metro e con il medesimo diametro. Quindi si conficca un palo di rame sulla cui sommità si lega una specie di morsetto. Quindi si leva la guaina a circa 2 metri del cavo della messa a terra (un cavo di rame), gli si fa fare un cerchio per terra e quindi lo si lega al morsetto. Quindi si riempie la fossa con strati di carbone spezzetato, terra, sale, ancora terra e così via, aggiungendo intanto un totale di 40 litri di acqua. Per una settimana la messa a terra deve essere bagnata ogni mattina con 2 jerrycans (taniche, cioè un totale di 40 litri). Inoltre non andrà mai coperta con materiale impermeabile, per lasciare che un po’ di acqua piovana la possa inumidire, mantenendo una bassa resistenza. Per questo per le mese a terra sono stati scelti dei luoghi scoperti, non sotto alberi o tettoie…. e naturlmente i più vicini possibile alle stanze con gli interruttori generali!

Nella County, oltre a cablare 2 edifici ed allestire una messa a terra, è stato installato un sistema solare completo (6 pannelli, inverter, regulator, 4 batterie, in serie a 2 a 2, in modo che il sistema funzioni a 24 V). Tale sistema è collegato con un changeover ad un potente generatore che era già presente, in modo che possa caricare le batterie durante i giorni di pioggia o quando i consumi sono troppo elevati.

Come primo passo nel mondo reale dell’elettricità non è stato per nulla male, che ne dite???

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